Il gioco del ragno

Il gioco del ragno
Donatella Perullo

Fanucci, pubblicato nel Giugno 2017
246 Pagine

Mizar e Andrea sono due poliziotti legati dalla stessa terribile tragedia che sconvolse Napoli nel 1998. Una famiglia è stata brutalmente uccisa e massacrata, quel giorno morirono anche i vicini di casa e la poliziotta incaricata ad intervenire.
Andrea, in quella circostanza perse i propri genitori davanti ai suoi occhi. Mizar, invece, perse la madre, che era proprio la poliziotta che sacrificò la propria vita per salvare Andrea.
Diciannove anni dopo, le strade di Mizar e Andrea sono destinate a rincrociarsi. Ma non è stato il destino a voler farli rincontrare, ma la stessa Mizar, pronta a tutto per conoscere l'uomo per cui sua madre diede la vita. Si ritroveranno quindi ad indagare sullo stesso caso di frode. In realtà l'indagine si rivelerà molto più complessa ed importante di quella che poteva sembrare all'apparenza, si tratta infatti di un'indagine di rapimento di un minore. Mizar e Andrea avranno a che fare con un criminale professionista, un uomo senza scrupoli che non lascia mai alcuna traccia, e non commette errori, se lui decide che il proprio bersaglio deve morire, allora morirà.

"Imprigiona le vittime nel suo gioco come fosse una ragnatela sottile e impietosa, e proprio come il ragno, è letale."

Il ritmo è molto rapido, l'indagine ti avvolge fin dal primo momento, ogni volta che posavo il libro non vedevo l'ora di riaprirlo per scoprire il resto della storia. Andrea e Mizar cominciano il loro rapporto nel peggiore dei modi, inizialmente per Andrea lei è un intralcio, una ragazzina alle prime armi che vuol giocare a fare l'eroina. In realtà Mizar è una donna testarda e forte, con un grandissimo animo. Naturalmente tra i due nascerà una sintonia particolare, che nel libro è comunque di sottofondo, lasciando come protagonista sempre l'indagine, e lasciando spazio anche agli altri personaggi, che hanno tutti un ruolo ben preciso e definito. Lo stile dell'autrice mi ha catturata sin dalla prima pagina, tra le righe Donatella Perullo, grazie anche ai dialoghi ricercati, ci fa vivere in pieno la città di Napoli, raccontandoci le sue bellezze, ma anche le sue oscurità.
Il finale è senza dubbio un vero e proprio colpo di scena, l'autrice mi ha stupita e conquistata fino in fondo. Un thriller assolutamente da leggere!

Il gioco del ragno
Donatella Perullo

Fanucci, pubblicato nel Giugno 2017
246 Pagine

Mizar e Andrea sono due poliziotti legati dalla stessa terribile tragedia che sconvolse Napoli nel 1998. Una famiglia è stata brutalmente uccisa e massacrata, quel giorno morirono anche i vicini di casa e la poliziotta incaricata ad intervenire.
Andrea, in quella circostanza perse i propri genitori davanti ai suoi occhi. Mizar, invece, perse la madre, che era proprio la poliziotta che sacrificò la propria vita per salvare Andrea.
Diciannove anni dopo, le strade di Mizar e Andrea sono destinate a rincrociarsi. Ma non è stato il destino a voler farli rincontrare, ma la stessa Mizar, pronta a tutto per conoscere l'uomo per cui sua madre diede la vita. Si ritroveranno quindi ad indagare sullo stesso caso di frode. In realtà l'indagine si rivelerà molto più complessa ed importante di quella che poteva sembrare all'apparenza, si tratta infatti di un'indagine di rapimento di un minore. Mizar e Andrea avranno a che fare con un criminale professionista, un uomo senza scrupoli che non lascia mai alcuna traccia, e non commette errori, se lui decide che il proprio bersaglio deve morire, allora morirà.

"Imprigiona le vittime nel suo gioco come fosse una ragnatela sottile e impietosa, e proprio come il ragno, è letale."

Il ritmo è molto rapido, l'indagine ti avvolge fin dal primo momento, ogni volta che posavo il libro non vedevo l'ora di riaprirlo per scoprire il resto della storia. Andrea e Mizar cominciano il loro rapporto nel peggiore dei modi, inizialmente per Andrea lei è un intralcio, una ragazzina alle prime armi che vuol giocare a fare l'eroina. In realtà Mizar è una donna testarda e forte, con un grandissimo animo. Naturalmente tra i due nascerà una sintonia particolare, che nel libro è comunque di sottofondo, lasciando come protagonista sempre l'indagine, e lasciando spazio anche agli altri personaggi, che hanno tutti un ruolo ben preciso e definito. Lo stile dell'autrice mi ha catturata sin dalla prima pagina, tra le righe Donatella Perullo, grazie anche ai dialoghi ricercati, ci fa vivere in pieno la città di Napoli, raccontandoci le sue bellezze, ma anche le sue oscurità.
Il finale è senza dubbio un vero e proprio colpo di scena, l'autrice mi ha stupita e conquistata fino in fondo. Un thriller assolutamente da leggere!
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